sabato 25 giugno 2011

Attacchi di fame

A chi non é mai capitato. Quella sensazione che ci invoglia a mangiare. In se la fame é una pulsione primitiva, primaria, é l'istinto di sopravvivenza.

Lo stimolo della fame é dovuta a principalmente a due fattori:

  1. Diminuzione della glicemia nel sangue: il cervello percepisce questa diminuzione e innesca lo stimolo della fame. Quando i livelli di glicemia sono alti, lo stimolo della fame diminuisce. 
  2. Diminuzione dei depositi di grasso: quando le scorte lipidiche diminuiscono, il cervello stimola la fame, per riuscire a compensare questa diminuzione. 

Facciamo anche la distinzione tra fame e appetito:
  • Fame: é la sensazione istintiva e incontrollabile, sopravvivenza
  • appetito: aspetto qualitativo del cibo

Dicono che l'appetito viene mangiando... ma l'appetito viene a star digiuni!
In realtà, nel pronunciare questa celebre frase, Totò commise un errore di valutazione, scambiando l'appetito per la fame.
Esistono infatti numerosi esperimenti che indicano in maniera univoca come la disponibilità di cibi vari, appetitosi e gustosi,  sia spesso sinonimo di attacchi di "fame" incontrollata. Topi alimentati in modo automatico, secondo meccanismi "self service", rispondono in modo diverso a seconda del numero di cibi a disposizione. Quando il topolino viene alimentato con un solo tipo di cibo, anche se particolarmente gradito, è perfettamente in grado di sospenderne l'assunzione, dopo aver soddisfatto i propri fabbisogni energetici. Al contrario quando lo stesso topo può scegliere tra cibi vari ed appetibili, viene afflitto da irresistibili attacchi di... appetito, mangia più del necessario ed ingrassa.  La correzione metabolica non interviene più e mangiare diventa "un'attività estetica" (Le Magnen).
La stessa cosa succede anche nell'uomo. Possiamo quindi affermare con certezza che la varietà e l'offerta di cibi allettanti finisce per prendere il sopravvento sul controllo di quei meccanismi ipotalamici che, in condizioni normali, regolano l'interesse ed il disinteresse per il cibo.
Dunque, il primo passo verso una linea migliore si compie al supermercato, scegliendo cibi poco elaborati ed acquistando quelli più gustosi, ipercalorici ed iperlipidici, in quantità limitate. D'altronde l'abbiamo capito, l'occasione rende l'uomo... obeso!
Allora cosa si può fare per tenere a bada gli attacchi di fame?
Ci sono mille strategie che ognuno può scegliere. Ogni persona deve trovare la propria, quella veramente adatta a se stesso.
Una lista non esaustiva di strategie:

  •  Fare 5 pasti al giorno: 3 pasti principali e 2 spuntini. Questo é per evitare che la curva glicemica (ovvero la glicemia sanguigna) faccia dei picchi. Mangiare piccoli pasti più volte mantiene la curva glicemica stabile. E ricordati, non saltare mai i pasti!
  • Per evitare di eccedere dopo un pasto, meglio lavare subito i denti o mangiare un chewingum senza zucchero. 
  • Altra regola molto importante? Variare i pasti. Mangia di tutto, prediligi le verdure che hanno un alto potere saziante. Non devi farti mancare niente nel tuo piatto. Ogni tanto (e qui sottolineo ogni tanto) concediti un piccolo piacere: un pezzo di cioccolato, una manciata di pop-corn, qualche caramella gommosa. 
  • Bere acqua! Quando avete un attacco di fame bevete un gran bicchiere d'acqua. Puoi bere anche un caffè o un tè, entrambi ritardano lo stimolo della fame.
  • Distrarsi: fare una camminata é la miglior scelta! Oltre ad essere lontani dal frigo si bruciano anche calorie. Ma puoi anche metterti a leggere una rivista, fare le pulizie di casa, chiamare un'amica,...
  • Attacchi di fame durante la notte? Rifletti sul tuo pasto serale, magari era troppo povero, troppo ricco in zuccheri,...
  • Metti a dieta anche la tua cucina. Vi sembra assurdo? Se riempite la vostra cucina di merendine e cioccolato sarà più difficile resistere e lo sgarro può essere molto calorico. Bisogna togliere tutti gli alimenti che sono a disposizione, pronti per essere mangiati. 
  • Proprio non resisti, hai veramente fame? Mangiati una mela. Oltre ad avere un contenuto calorico ridotto, essa contiene la pectina, sostanza che nello stomaco, insieme all'acqua, si gonfia e procura quella sensazione di sazietà tanto ambita. Mossa vincente? Una mela con un bicchiere di acqua o di tè.
Ci sono ancora tanti consigli. La mia strategia personale? Tanta acqua e cerco di distrarmi. Quando posso faccio una passeggiata, ma spesso mi dico "adesso, per i prossimi 30 minuti fai questo o quello". Funziona!

Fonti: http://www.my-personaltrainer.it/dimagrire/attacchi-fame.html

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