martedì 28 giugno 2011

Medicamenti per dimagrire

Sempre di più nelle farmacie vediamo scatole di medicamenti per dimagrire. Alcune promettono miracoli, altri ti danno sono una spinta.
Medicamenti per togliere l'appetito:
Sono una categorie di medicamenti a base di fibre. Le fibre, una volta ingerite, a contatto con l'acqua si gonfiano e provocano un senso di sazietà. 
  • Pro: vanno bene per gli attacchi di fame.
  • Contro: questa fibra irrita la mucosa dello stomaco e dell'intestino, con conseguenti diarree. 
Medicamenti per saziare:
Agiscono direttamente sul senso di sazietà. Non agiscono sullo riempimento dello stomaco, ma sullo stimolo di sazietà del cervello. 
  • Pro: da assumere un paio di ore prima dei pasti. Se presa correttamente aumenta davvero il senso di sazietà.
  • Contro: la riduzione del senso di fame é limitata, per un efficacia bisogna assumerla per mesi.

Medicamenti per accelerare il metabolismo:
A base di sostanze in grado di accelerare il metabolismo, come la termogenesi o stimolare la Tiroide per esempio. 
  • Pro: servono quando il metabolismo é davvero rallentato. Questi medicamenti sono a base naturale di piante (come fucus et guaranà)
  • Contro: possono alterare l'equilibrio della tiroide (fucus ricco in iodio) e sul ritmo cardiaco (caffeina) o sull'assorbimento di alcuni elementi nutritivi essenziali.

Medicamenti per assorbire meno grasso:
Sostanze che impediscono ai grassi di essere assorbiti. Esse si legano ai grassi. 
  • Pro: vanno assunte mezz'ora prima dei pasti. Efficaci con una alimentazione equilibrata.
  • Contro: riducono l'assorbimento di vitamine liposolubili, possono interferire sull'assorbimento di altri medicamenti e non sono efficaci se ci si abbuffa. 

Medicamenti per preservare la massa grassa:
Integratori proteici che sono associati a una dieta dimagranti. 
  • Pro: vanno presi prima o dopo l'attività fisica. Favoriscono la riduzione della massa grassa.
  • Contro: le proteine alla lunga affaticano reni e fegato. 
La ricetta per dimagrire? Mangiare sano, restare attivi e avere una vita sociale attiva. 


Fonte: Starbene giugno

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